13 laboratori tra cui scegliere, con esperti e formatori di alto livello nel settore dell’educazione, aperti a insegnanti, educatori, operatori e assistenti sociali.
Il laboratorio mira a tenere insieme l’idea dell’esercizio generativo dell’educazione con le potenzialità dei processi cognitivi dalla primaria alle superiori. In fondo quello che si impara a scuola è potente se ci rende parte dei processi partecipativi delle comunità che a qualsiasi età, e in qualsiasi luogo, abitiamo. Non c’è iato tra l’io bambino che apprende a scuola e l’io adulto che ha responsabilità sociali.
Un percorso per definire, riconoscere e ribaltare gli stereotipi – a tutto tondo – che attraversano la visione del mondo e delle relazioni. Il laboratorio vuole offrire riflessioni e una cassetta degli attrezzi per essere promotori di cambiamento nelle pratiche educative.
Un laboratorio, interattivo e partecipativo, in 4 tappe per acquisire o potenziare le skills of life, quelle competenze definite dall’OMS come fondamentali nella prevenzione del burnout e nella costruzione del benessere personale e del successo professionale.
Una riflessione esperienziale sulla necessità di abbandonare la visione del gruppo come modello di aggregazione “spontanea” per approdare alla consapevolezza che stare in gruppo è un comportamento organizzativo. Diventa perciò indispensabile costruire un “sapere condiviso intorno al gruppo” che consenta di superare la fase-branco in una prospettiva generativa.
Cosa funziona nelle nostre classi? Cosa potremmo migliorare? Come affrontare conflitti e relazioni? Gli strumenti utilizzati dalla Facilitazione possono essere un valido supporto per implementare le nostre capacità di lavorare insieme in maniera efficace, sostenibile e divertente.
“Mostruosamente” perché dovremmo sempre tenere vivo il monstrum e l’attenzione allo strano e al meraviglioso in ciò che facciamo. Un laboratorio per operatori sociali perché essi stessi promuovano tracce e percorsi formativi che abbiano sentore di, e generino, innovatività.
Se partissimo, il primo giorno di scuola dall’idea, dal presupposto che ad apprendere siamo noi e ad insegnare sono loro, i nostri studenti? Solo capovolgendo alcuni paradigmi con cui la scuola riproduce se stessa si possono liberare energie, reinvestire risorse, immaginare e fare una programmazione che, tenendo fermi gli obiettivi, dia a noi docenti la possibilità di fare nella scuola e della scuola un’esperienza positiva per tutti: studenti, docenti, genitori.
Con il contributo dei padri della nonviolenza (Gandhi, Aldo Capitini, Danilo Dolci, Tonino Bello, Alexander Langer, etc.) nel corso del laboratorio si cercheranno spunti di riflessione sulle pratiche educative, anche – anzi soprattutto – quando presenteranno aspetti “spinosi” e scomodi. Saranno queste spine a rivelarsi le più feconde per un’educazione generativa e aperta.
Gioco e semplicità diventano strumenti di regressione con cui, chi lavora con gli adolescenti (ma anche gli adulti) deve misurasi: viaggio nella conoscenza finalizzata all’autotutela, partendo dalla lotteria istantanea per arrivare al credito e al consumo… tutto quello, insomma, che passa e viene fatto passare come possibilità di avere successo.
Un laboratorio per parlare di bullismo e cyberbullismo e, soprattutto, di prevenzione di questi comportamenti prevaricanti attraverso la promozione di relazioni positive. In modo che non ci siano prepotenti, né vittime, né indifferenti.
Partendo dall’importanza della prospettiva narrativa all’interno del lavoro educativo, il laboratorio persegue l’obiettivo di evidenziare come, a partire dal concetto di resilienza, educatori, insegnanti e altri operatori sociali possono riflettere sul proprio ruolo educativo al fine di promuovere percorsi di crescita positivi e aperti al futuro in un clima di co-educazione.
Imparare può diventare un gioco, specie se si inizia a non aver paura degli errori. Scontrandoci con loro non ci facciamo male se usiamo l’ironia e un po’ di fantasia: l’errore, infatti, può prendere diverse forme… e prendere sempre significati diversi. Con le mani e con un po’ di creatività, con materiali e un po’ di fantasia si gioca e si impara….si sbaglia e si inventa.
Il laboratorio è in continuità con il corso di formazione già realizzato “Bambini lettori e scrittori: dalle neuroscienze alla didattica“. Con i docenti che lo frequenteranno si costruirà una proposta di programmazione curriculare che tenga conto degli elementi, delle proposte, delle ricerche approfondite nel corso della precedente formazione.
* I laboratori per gli insegnanti saranno improntati a offrire gli strumenti per fare una programmazione che inserisca i temi del laboratorio nell’anno scolastico che si avvia.
** Il laboratorio è riservato agli insegnanti che hanno già seguito i corsi formativi del prof. Lazzaro Gigante “Bambini lettori e scrittori” ed è inteso come approfondimento e guida per il successivo anno scolastico.
I laboratori si svolgeranno in contemporanea nel corso della giornata del 16 settembre, dalle 9:30 alle 17:30, con pausa pranzo prevista dalle 13:30 alle 14:30. Ogni partecipante può scegliere di seguire un solo laboratorio, indicando una preferenza di riserva al momento dell’iscrizione.
L’attribuzione al laboratorio scelto avverrà per ordine d’arrivo delle iscrizioni.