I conflitti, la solitudine, la paura di non piacere, dell’esclusione, di disturbare gli altri sono temi frequenti in terapia. Adesso come in passato riflettono i timori legati alle relazioni, al rapporto con gli altri. La paura di essere traditi se ci si fida, sfruttati, invasi, se ci si dimostra disponibili. La paura di venire criticati, giudicati. La sofferenza che si fa disagio è spesso legata al vuoto, ad una svalutazione delle relazioni e dei legami più difficili per tutti nonostante le possibilità di essere sempre connessi e raggiungibili ovunque. La domanda vera è: ma l’altro dov’è? Cosa sta avvenendo nella società e cosa stiamo trasmettendo alle nuove generazioni? Cosa abbiamo fatto bene? E dove abbiamo fallito? Come cambiare rotta? Sono moltissime le domande di questo libro. Sono molto simili ai dubbi, agli interrogativi che si pongono genitori, insegnanti, educatori, sociologi e altri ancora. 3 buoni motivi per leggere Identità alla deriva. Vuoto di sé e vuoto di relazione nel tempo del “tutti connessi :
Aiuta ad affrontare situazioni di solitudine
Ricerca le origini della sofferenza stimolandone la comprensione
Facilita la cognizione del disagio posto alla base di tutte le sofferenze
” È difficile entrare in relazione con chiunque non sia motivato all’incontro e ritiene di non aver bisogno di nessun aiuto”